martedì 2 giugno 2015

LE LINEE DI NAZCA DAL MIO PUNTO DI VISTA



ALBUM FOTOGRAFICO A QUESTO LINK 

LINEE DI NAZCA VISTE DAL SATELLITE A QUESTO LINK

Nel maggio 2015 ho avuto la fortuna di sorvolare le Linee di Nazca con un piccolo aereo da turismo, oltre a questo ho potuto osservarle anche da vicino, al livello del suolo, e in questo articolo voglio esprimere alcune considerazioni in merito alla loro misteriosa funzione. Apparentemente si presentano come un caotico intreccio di linee e disegni tracciati su una vasta area desertica. Dall'alto l'impatto visivo è davvero impressionate. Conoscevo bene questi geoglifi, ma come spesso accade le fotografie non rendono il giusto merito alla realtà.
Va ricordato che il deserto di Nazca si estende sopra un altopiano e che su di esso sono state contate più di 13.000 linee. Tempo fa ho realizzato un video con le immagini satellitari disponibili su Google Earth, al fine di mostrare le effettive dimensioni di quest'opera. (per visualizzarlo clicca il link che segue "LE LINEE DI NAZCA VISTE DAL SATELLITE".) Si ritiene che questi geoglifi siano stati tracciati durante la fioritura della civiltà Nazca, tra il 300 a.C. e il 500 d.C., anche se al momento non ci sono prove inconfutabili riguardo al fatto che tutte le linee siano state realizzate durante quest'epoca. Le linee furono create rimuovendo le pietre più grandi dalla superficie del deserto. Siccome le pietre superficiali contengono ossidi di ferro, rimuovendole si ottiene un contrasto cromatico con il pietrisco chiaro sottostante. L'altopiano di Nazca non è ventoso e le precipitazioni sono quasi assenti, perciò tantissime linee sono rimaste intatte per duemila anni. 


LINEE, PISTE E DISEGNI
Le Linee di Nazca possono essere classificate in tre categorie: 

Le linee rette e strette. In molti casi lunghe anche molti chilometri.

Le "piste". Così nominate perché la loro forma ampia e geometrica ricorda le piste d'atterraggio dei moderni aereoporti.




I disegni. Nonostante siano i geoglifi più conosciuti rappresentano soltanto una minima parte dell'opera.
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Nella mappa affianco sono rappresentate le linee e i disegni più significativi dell'area settentrionale dell'altopiano. A mio modo di vedere le tre tipologie di geoglifi avevano ognuno un significato e uno scopo differente. Si presume che molte linee furono create per indicare in maniera pratica e simbolica la direzione dei luoghi sacri, e che fossero percorse durante le attività divinatorie. Il mio accompagnatore mi ha portato in cima a un piccolo avvallamento, da cui era possibile vedere una linea lunga e stretta indirizzata verso I PUQUIOS, antichi pozzi di origine Nazca situati nel centro della valle. Altre linee di questo tipo indicavano montagne sacre, altre ancora miniere, luoghi sacri, ecc...

Come detto la linee esaminata indica la direzione in cui si trovano i pozzi Nazca che compongono l’acquedotto di Cantalloc. Questa è un'opera di ingegneria idraulica molto complessa, realizzata dalla popolazione Nazca circa 1500 anni fa.
L'acquedotto assicurava l'approvvigionamento idrico, permettendo la coltivazione intensiva in una regione inospitale. L'acquedotto è a tutt'oggi utilizzato per irrigare i campi agricoli. Nella regione ci sono altri pozzi di questo tipo e le loro posizioni sono indicate da linee che attraversano il deserto. Certamente questi elementi non bastano a risolvere l'enigma delle Linee Nazca, ritengo comunque che siano utili per sviluppare ipotesi che si avvicinino quanto più possibile a descrivere nel modo corretto il loro reale significato pratico e simbolico.
La "pista" che si vede ritratta nella foto sottostante potrebbe avere un orientamento astronomico, magari con determinate stelle o costellazioni stagionali. Avvicinandomi al sito ho notato numerose buche, dalle quali sono state estratte mummie nazca, e queste cominciavano nel punto in cui la pista terminava. Credo che possa esistere una relazione tra le sepolture e la "pista".
Maria Raiche
(fonte foto link)
Nel 1940 circa, l'americano Paul Kosok , uno storico della Long Island University di Brooklyn, studiò la relazione delle linee con gli antichi sistemi di irrigazione, ma rapidamente concluse che soltanto una piccola parte di queste poteva avere una relazione con i pozzi.
Paul Kosok durante un solstizio
(fonte foto link)
 Le sue ricerche lo portarono a pensare che il deserto di Nazca fosse un intricato calendario astronomico, e insieme a Maria Reiche, una maematica tedesca, mappò e valutò le linee sulla base di un criterio astronomico. Successivamente Maria Reiche trovò altri geoglifi allineati con il punto in cui sorgeva il sole nel giorno del solstizio d'estate. Intorno al 1946 la Reiche iniziò a mappare anche i disegni e trovò diciotto diversi tipi di animali. La Reiche teorizzò che gli artefici delle Linee le usarono principalmente per osservare i cicli celesti. Le sue teorie sono state pubblicate nel libro "Mistery on the Desert" (1949, ristampa 1968), che ha raccolto impressioni contrastanti tra gli ambienti accademici. Con i profitti del libro assunse assistenti per il suo lavoro e creò un'associazione per il mantenimento dei beni archeologici di Nazca. 
Copertina del libro di
Maria Raiche
La Reiche ha speso molti soldi e fatica per educare i funzionari e il pubblico circa le linee. Convinse il governo a limitare l'accesso del pubblico alla zona e fece costruire una torre vicino alla strada che taglia in due parti il deserto di Nazca, in modo che i visitatori potessero avere una piccola panoramica delle linee e potessero apprezzarle senza danneggiate.
Maria Reiche era una donna straordinaria, che si è dedicata totalmente allo studio della Linee di Nazca, tanto da vivere i suoi ultimi 20 anni presso il Lines of Nazca Hotel.
Come ultima cosa vorrei sfatare un falso mito. Molte volte è stato scritto e detto che le linee di Nazca sono visibili soltanto dal cielo e per tale scopo furono realizzate. In realtà si possono osservare discretamente bene anche da terra. Inoltre l'altopiano di Nazca ha molte colline e avvallamenti da cui è possibile apprezzare molte linee. Nei punti in cui non c'erano avvallamenti i costruttori delle linee li crearono artificialmente. Nella foto sottostante si può osservare che nel punto in cui convergono molte linee è stata creata una piccola collinetta per poterle osservare meglio. Le collinette d'osservazione furono create con alcune delle pietre rimosse dalla superficie.

 



Manuel di Civiltà antiche e antichi misteri


Questo articolo appartiene a CIVILTA' ANTICHE E ANTICHI MISTERI.
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Alcune delle foto che ho scattato durante il volo sopra il deserto di Nazca..ho aumentato il contrasto per rendere le linee il più evidenti.




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