lunedì 12 settembre 2016

TEOLOGIA ERMOPOLITANA



Sulla sinistra la rappresentazione dell'Ogdoade di Ermopoli (compagnia degli Otto). Quattro dee rana e quattro dèi
 serpenti, personificazioni e materializzazioni delle caratteristiche del cosmo primordiale.
L'estrema complessità delle credenze egizie e la moltitudine di divinità locali creò una mitologia generale confusa e contraddittoria. Sebbene si aspirasse ad unificare tutti i culti all'interno di una grande religione di stato, il forte attaccamento religioso alle divinità locali ha sempre prevalso, creando inconciliabili divergenze ideologiche fra le differenti sedi del sapere religioso. Per descrivere la mitologia egizia è dunque necessario distinguere le teologie dei principali centri di culto e le epoche storiche in cui si affermarono. In alcuni casi le divinità e le credenze erano simili a tutti, mentre in altri le differenze erano sostanzialmente opposte, come nel caso dei miti cosmogonici, ovvero quelli che descrivono l'origine dell'universo, delle divinità e del mondo. Le tre teologie più popolari dell'antica storia egizia, quella ELIOPOLINATA, quella MENFITA e quella ermopolitana, erano in netto contrasto tra loro, in quanto ognuna attribuiva il merito della creazione alla divinità poliade della città. Nonostante lo sviluppo di concezioni teologiche contraddittorie vi era un sostanziale accordo nell'attribuire la creazione del mondo, delle divinità e dell'uomo ad un "Dio supremo", un demiurgo autogenerato dal caos primordiale.
Thoth
Il culto ermopolitano attribuiva questo ruolo a Thoth, dio della sapienza e personificazione della luna. Secondo il mito Thoth sorse dal caos primordiale e diede origine all'Ogdoade sacra di Ermopoli, costituita da quattro dee rana e quattro dèi serpente, che a loro volta furono i padri e le madri di Atum e del Sole. Il culto eliopolitano invece, attribuiva il principio creativo ad Atum, mentre quello di menfita lo attribuiva a Ptah. Dunque i tre principali sistemi teologici egizi ascrivevano a tre divinità differenti (autogenerate o preesistenti) il ruolo di "Padre degli dèi" e li inserivano all'interno miti cosmogonici dissimili.
Tra le tre teologia quella di Ermopoli è sicuramente quella più astratta in quanto le quattro coppie di divinità generate da Thoth rappresentano la personificazione delle quattro caratteristiche principali del cosmo prima dell'atto creativo.
  • Nun e Nanhet nel loro stato di latenza rappresentano le acque primordiali (intese come complesso disordinato di elementi) che al loro interno avevano le potenzialità per generare ogni cosa, 
  • Het e Hanhet lo spazio infinito.  
  • Kek e Hehet l'oscurità.
  • Amon e Amanuet l'inconoscibile.
La creazione di queste quattro coppie di divinità va intesa come il trionfo dell'atto creativo, rappresentato dalla trasformazione dell'indeterminatezza dello stato primordiale in materia. Le acque primordiali furono mutate in terra solida, lo spazio infinito in spazio delimitato, l'oscurità in luce e l'inconoscibili in qualcosa di materiale. Il trionfo creativo si concretizzò di fatto con la nascita del sole e del cumulo primevo su cui fece la sua apparizione Atum e da cui ebbero origine tutte le altre divinità. 





questo testo appartiene a civiltà antiche e antichi misteri

Bibliografia:
Mitologia e dèi dell'Antico Egitto, Massimo dall'Agnola, Edizioni Ferrari Sinibaldi 2010

Nessun commento:

Posta un commento