lunedì 23 marzo 2015

OASI SIWA, EGITTO



Centro abitato dell'oasi di Siwa (fonte foto link)
Siwa è un'oasi al confine tra Egitto e Libia, nel territorio del Governatorato di Matruh. E' situata in una profonda depressione (19 m sotto il livello del mare) e per questo è molto ricca di acqua. L'acqua di Siwa viene anche sfruttata da una impresa italo-egiziana che la imbottiglia e la commercializza in gran parte dell'Egitto.
Relitto della Seconda guerra mondiale (fonte foto link)
I suoi abitanti (circa 15.000) sono tutti berberofoni, e persino alcune tribù arabe nomadi che la frequentano (gli Awlad Ali) fanno uso del dialetto berbero locale (siwi).
Nell'antichità Siwa era nota per essere la sede del tempio che ospitava una famoso oracolo dedicato al dio egizio Amon. Secondo Erodoto, la tribù libica che abitava l'oasi era quella degli Ammonii. I primi contatti con l'antico Egitto risalgono alla XXVI dinastia, mentre le prime tracce d'insediamento umano si perdono nella notte dei tempi, nel lontano 10.000 a.C. All'oracolo del dio Ammone si rivolse, tra gli altri, Alessandro Magno nel 331 a.C., ricevendone predizioni particolarmente favorevoli e la consacrazione a figlio della divinità. Per i grandi vincoli che univano il conquistatore Macedone all'oracolo, molti sostengono che egli abbia scelto di farsi seppellire proprio nell'oasi, e non ad Alessandria come comunemente si ritiene.
Tempio dell'oracolo di Siwa risalente alla XXVI dinastia e il busto di Alessandro Magno con le sembiaze del dio Eolo.

Oggi l'abitato di Siwa si stende ai piedi dell'antica cittadella (Shali), dall'architettura molto suggestiva. Costruita quasi tutta con fanghi salini reperiti sul luogo i suoi edifici tendono a "sciogliersi" con l'umidità notturna. 


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