Come mostrato nell'articolo "IV DINASTIA, L'EPOCA D'ORO DELLE PIRAMIDI", le piramidi attribuite alla IV dinastia (quelle di Snefru, Cheope, Chefren e Micerino) sono senza ombra di dubbio le più imponenti e meglio conservate di tutta la terra Egizia, mentre quelle costruite nei periodi successivi sembrano soltanto pessime imitazioni di quelle sopracitate. Questo fatto è difficile da spiegare dato che le piramidi della V dinastia furono costruite pochissimi anni dopo quelle della IV. Sarebbe stato logico aspettarsi che l'esperienza maturata durante i lavori alle piramidi della IV dinastia avesse comportato un'ulteriore sviluppo delle tecniche di lavorazione durante la V, portando ad un ulteriore miglioramento del risultato finale, ma non è così. Dalla V dinastia in poi la civiltà Egizia fu capace di produrre soltanto piccole e malriuscite imitazioni, eppure le cave erano già state predisposte, le vie e i mezzi per il trasporto erano già stati collaudati per circa un secolo con enorme successo e gli strumenti tecnici erano sempre gli stessi. Trovare una spiegazione a questa anomalia non è semplice, una desolante mancanza di informazioni circonda le piramidi della IV dinastia.
Queste piramidi, oltre a non contenere la mummia di nessun faraone, sono prive di qualsivoglia iscrizione, nessun geroglifico che ne possa rivendicare la paternità, nessuna formula magica, nessun inno alla gloria del sovrano asceso ai regni celesti, nessun corredo funerario, sono piramidi mute, dunque diventa difficile per chiunque dimostrare che sia state costruite dai faraoni della IV dinastia. Guardando le immagini che ho preparato potrete rendervi conto di quanto siano anomale a confronto con la quasi totalità dei monumenti egizi.
Per prima cosa confrontiamo le piramidi della III, IV, V, VI dinastia. Ho preparato delle immagini che mostrano gli ambienti interni.
PIRAMIDE DELLA III DINASTIA
camera del Re, piramide di Cheope |
Per prima cosa confrontiamo le piramidi della III, IV, V, VI dinastia. Ho preparato delle immagini che mostrano gli ambienti interni.
PIRAMIDE DELLA III DINASTIA
Attenendoci alla storiografia ufficiale la prima piramide ad essere costruita sulla terra egizia fu quella a gradoni di Djoser. Al suo interno sono presenti effigi che non lasciano alcun dubbio in merito alla paternità di questo monumento.
PIRAMIDI DELLA IV DINASTIA
Sempre attenendoci alle date fornite dalla storiografia ufficiale, appena 35 anni dopo la morte di Djoser, Snefru diede il via ad una rivoluzioni ingegneristica inspiegabile con la Piramidi di Meidum, la Piramide romboidale e la Piramide rossa. Dopo altri 25 anni Cheope iniziò la costruzione della Grande piramide, settima meraviglia del mondo. Pochissimi anni dopo, Chefren eguaglia l'opera di Cheope senza alcun problema. Oltre all'altissima maestranza ingegneristica queste piramidi condividono una totale assenza d'iscrizioni. La IV dinastia si chiuse con la costruzione della Piramide di Micerino, più piccola delle sue sorelle ma comunque tecnicamente molto superiore a tutte quelle che furono costruite nelle dinastie successive.
PIRAMIDI DELLA V DINASTIA
Sorprendentemente le piramidi della V e VI dinastia sono estremamente inferiori a quelle della IV sotto tutti i punti di vista. Nonostante siano pochissimi gli anni che separano le due dinastie si rimane perplessi nel constatare un'inattesa e marcata involuzione tecnica. In compenso a differenza delle "mute" piramidi della IV dinastia, quelle della V sono riccamente decorate con iscrizioni funerari, i famosi testi delle "TESTI DELLE PIRAMIDI". Grazie alla presenza di queste iscrizioni è stato possibile determinare l'attribuzione di queste piramidi oltre a chiarire il modo in cui veniva concepita la morte nella religione egizia.
Se i dati forniti dalla storiografia ufficiale sono corretti non saprei davvero come giustificare l'improvvisa evoluzione ingegneristica avvenuta all'inizio della IV dinastia e ancor meno saprei spiegare l'involuzione che c'è stata all'inizio della V. Penso che chiunque si sia dedicato all'argomento abbia avuto l'impressione che ci sia qualcosa che non torna in tutto questo. Tra i grandi faraoni delle IV dinastia e i primi della V intercorrono poche decine di anni, mi sembra quanto meno strano che i faraoni dell V abbiano accettato di essere seppelliti in tombe così inferiore rispetto ai sovrani che li avevano preceduti, sarebbe stato come proclamare la loro enorme inferiorità. Allo stesso tempo trovo illogico che i sovrani della IV dinastia non si siano preoccupati di far scrivere i loro nomi sulle pareti delle piramidi allo scopo di proclamare la loro ineguagliabile grandezza.
Alcuni studiosi per giustificare l'assenza di iscrizioni all'interno delle piramidi di Snefru, Cheope, Chefren e Micerino hanno avanzato l'ipotesi che queste opere siano rimaste incomplete, ma non mi sembra molto plausibile, se si fosse trattato di una o massimo due piramidi allora lo avrei accettato, ma dato che questo fatto accomuna tutte le piramidi attribuite alla IV dinastia, penso che l'assenza di decorazioni sia una caratteristica prevista nel progetto originale. Riguardo al progetto credo che le piramidi della IV dinastia non vadano considerate come singoli monumenti, ma che facciano parte di un'unico piano ingegneristico e simbolico, portato avanti da più generazioni, un piano il cui scopo oggi sfugge alla nostra comprensione a causa della mancanza d'informazioni.
Manuel di Civiltà antiche e antichi misteri
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