Pettorale di Tutankhamon. fonte immagine |
Durante la preistoria il culto del Sole fu adottato da un certo numero di comunità in varie parti del mondo. Gli antichi compresero che il Sole è vita e che senza il beneficio del suo calore e della sua luce ogni forma animale o vegetale non potrebbe esistere. Per spiegare la sua quotidiana "resurrezione" e il suo transito nel cielo, tra le comunità insediate lungo il corso del Nilo, vennero elaborate idee che poi ispirarono la grande e complessa mitologia egizia dell'epoca dinastica, seppur con significative varianti tra le varie epoche e le differenti sedi di culto. La mitologia nacque dal bisogno di dare una spiegazione alla realtà e grazie alla mitologia la realtà assumeva un significato. Il bisogno dell'uomo antico di concepire le proprie divinità incarnate in una qualche forma reale lo portò a riconosce in alcune specie del mondo animale determinate caratteristiche attribuite alle divinità adorate. Nel contesto del culto solare, riconobbe in uno SCARABEO ALATO l'incarnazione del Sole nascente del mattino e in un falco l'incarnazione del Sole quando transita alto e nobile nel cielo. Dopo l'unificazione del paese e la fondazione della prima dinastia avvenuta intorno al 3100 a.C. sotto il controllo NARMER (MENES), primo faraone della gloriosa storia egizia, le idee concepite dai sacerdoti del culto solare di Eliopoli cominciato a guadagnare un riconoscimento più ampio, diventando in seguito parte fondamentale della religione di stato. L'associazione tra il Sole e il falco potrebbe nascere dal fatto che le uniche creature che possono sostenersi in aria sono quelle dotate di ali e il falco è in grado di rimanere sospeso a grandi altezze sfruttando con eleganza le correnti ascensionali. Nel primo periodo della storia egizia il dio-sole di Eliopoli venne personificato in Horus, una divinità con corpo umano e testa di falco. Successivamente venne identificato in Ra, ma mantenne comunque la sua forma di falco. E 'in questa forma che il dio-sole è rappresentato sul pettorale di TUTANKHAMON, un magnifico manufatto ritrovato tra il ricco tesoro stipato all'interno della sua tomba. Per realizzarlo furono utilizzati lapislazzuli, turchese, vetro azzurro, ossidiana e oro e il faraone lo portava su petto durante le manifestazioni ufficiali. Il falco tiene con gli artigli i simboli dell'infinito e sotto le ali trasporta le chiavi della vita, simboleggiando la rigenerazione eterna.
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